Prendo il testimone da Sciarada e continuo sulla stessa strada ricordando la strage degli innocenti che nel medioevo il 28 dicembre aveva come protagonisti parodistici l'Episcopellus eletto il 6 dicembre e i suoi compagni seminaristi.
" Gesù nacque a Betlemme di Giudea, al tempo del re Erode. Alcuni Magi giunsero da oriente a Gerusalemme e domandavano: «Dov'è il re dei Giudei che è nato? Abbiamo visto sorgere la sua stella, e siamo venuti per adorarlo». All'udire queste parole, il re Erode restò turbato e con lui tutta Gerusalemme. Riuniti tutti i sommi sacerdoti e gli scribi del popolo, s'informava da loro sul luogo in cui doveva nascere il Messia. Gli risposero: «A Betlemme di Giudea, perché così è scritto per mezzo del profeta:
E tu, Betlemme, terra di Giuda,
non sei davvero il più piccolo capoluogo di Giuda:
da te uscirà infatti un capo
che pascerà il mio popolo, Israele».
Allora Erode, chiamati segretamente i Magi, si fece dire con esattezza da loro il tempo in cui era apparsa la stella e li inviò a Betlemme esortandoli: «Andate e informatevi accuratamente del bambino e, quando l'avrete trovato, fatemelo sapere, perché anch'io venga ad adorarlo».
Udite le parole del re, essi partirono. Ed ecco la stella, che avevano visto nel suo sorgere, li precedeva, finché giunse e si fermò sopra il luogo dove si trovava il bambino. Al vedere la stella, essi provarono una grandissima gioia. Entrati nella casa, videro il bambino con Maria sua madre, e prostratisi lo adorarono. Poi aprirono i loro scrigni e gli offrirono in dono oro, incenso e mirra. Avvertiti poi in sogno di non tornare da Erode, per un'altra strada fecero ritorno al loro paese.
Essi erano appena partiti, quando un angelo del Signore apparve in sogno a Giuseppe e gli disse: «Alzati, prendi con te il bambino e sua madre e fuggi in Egitto, e resta là finché non ti avvertirò, perché Erode sta cercando il bambino per ucciderlo».
Giuseppe, destatosi, prese con sé il bambino e sua madre nella notte e fuggì in Egitto, dove rimase fino alla morte di Erode, perché si adempisse ciò che era stato detto dal Signore per mezzo del profeta:
Dall'Egitto ho chiamato il mio figlio.
Erode, accortosi che i Magi si erano presi gioco di lui, s'infuriò e mandò ad uccidere tutti i bambini di Betlemme e del suo territorio dai due anni in giù, corrispondenti al tempo su cui era stato informato dai Magi. Allora si adempì quel che era stato detto per mezzo del profeta Geremia:
Un grido è stato udito in Rama,
un pianto e un lamento grande;
Rachele piange i suoi figli
e non vuole essere consolata, perché non sono più. "
Matteo 2, 1-18
Strage degli Innocenti
Domenico Ghirlandaio
Chiesa Santa Maria Novella in Firenze
" La strage degli innocenti non è un atto meno peccaminoso o meno distruttivo solo perché viene compiuto in modo legale o scientifico. Nelle metropoli moderne, la vita - primo dono di Dio e diritto fondamentale di ogni individuo, base di tutti gli altri diritti - è spesso trattata tutt'al più come una merce da organizzare, da commercializzare e da manipolare a proprio piacimento. "
San Giovanni Paolo II
Giornata mondiale della gioventù - Denver
14 agosto del 1993
Ben strano mondo è questo che parla di civiltà e cerca progresso, gareggiando con Erode.
Grazie Negus per aver continuato da dove io mi ero fermata. Il mondo è davvero strano e non sempre è facile capirlo soprattutto quando si tratta di bambini.
RispondiEliminaUn abbraccio a te !
Molto bello Negus...
RispondiEliminaIl mondo ha preso una brutta piega...
Con i bimbi e l'umanità intera non bisognerebbe giocare. Ciao e grazie!
Nessuno tocchi i bambini
RispondiEliminaUn abbraccio
Nessuno tocchi i bambini, già... eppure sovente sono proprio quelli che li devono difendere, eduare, amare di più che lo fanno
RispondiEliminaNessuno tocchi i bambini !
RispondiEliminaNiente può giustificare la strage di innocenti,ieri come oggi,eppure si ripete ancora,nei campi profughi,sui barconi,forse anche vicino casa nostra..Proteggerli,amarli,educarli,dovrebbe essere un imperativo morale, per tutti.
RispondiEliminaUna pagina crudele di storia. Che si ripete anche ai giorni nostri in tante parti del mondo.
RispondiEliminaI bambini ... La linfa vitale, il futuro. Nessuno tocchi i bambini. Mi associo al coro.
RispondiEliminaI bambini sono quelli che pagano di più l'ipocrisia del mondo.
RispondiEliminaLa cattiveria dell'uomo non ha fine e limiti si spera sempre che egli non ricada negli stessi errori, anche se purtroppo non è cosi
RispondiEliminabuona Immacolata