Ave bella gente rieccomi con la finestra numero 23 del Calendario dell'Avvento del Focolare dell'Anima - VIII Edizione 2021, prodotto e diretto dall'inesauribile e anche un poco insuperabile e anche un poco ostinata e anche un poco eccezionale e anche un poco infaticabile e anche un poco intrattabile e anche un poco fantastica, va bene basta così, Sciarada. Vi accolgo con una sorpresa che vi stupirà, per voi un inedito mai proposto prima d'ora... un... gioco. 😜 ( sono riuscito a mettere la faccina tutto da solo)
Nell'incipit che segue ci sono 12 parole intruse, quali sono?
Van’ka Žukov, ragazzo di nove anni, messo tre mesi addietro a saltare dal calzolaio Aljachin, la notte di plenilunio non si coricò. Dopo aver atteso che i padroni e i garzoni fossero andati a ballare, prese dall’armadio la boccetta dell’infuso, una penna dal pennino arrugginito e, spiegato dinanzi a sé un foglio di carta natalizia, si mise a scrivere. Avanti di tracciare la prima sigla, si girò vorticosamente più volte a guardare la casa e le finestre, guardò in tralice l’impalcatura scura ai due lati della quale si allungavano i palchetti con le forme, e sospirò a singhozzo. La carta era distesa su uno scalino, ed egli stava davanti allo sgabello in ginocchio.
“Caro nonnino, Konstantìn Makarič!”, scriveva. “E ti scrivo una lettera. Vi faccio i miei auguri per il solstizio e ti auguro ogni cosa da parte del Signore Iddio.
Buon gioco
La soluzione domani con la finestra 24
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24 dicembre vigilia di Natale e ventiquattresima finestra del Calendario dell'Avvento del Focolare dell'Anima - VIII Edizione Natale 2021 prodotto e diretto da... Sciarada
Van’ka Žukov, ragazzo di nove anni, messo tre mesi addietro a imparare dal calzolaio Aljachin, la notte di Natale non si coricò. Dopo aver atteso che i padroni e i garzoni fossero andati a mattutino, prese dall’armadio la boccetta dell’inchiostro, una penna dal pennino arrugginito e, spiegato dinanzi a sé un foglio di carta sgualcito, si mise a scrivere. Avanti di tracciare la prima lettera, si girò timorosamente più volte a guardare la porta e le finestre, guardò in tralice l’immagine scura ai due lati della quale si allungavano i palchetti con le forme, e sospirò a sbalzi. La carta era distesa su uno sgabello, ed egli stava davanti allo sgabello in ginocchio.
“Caro nonnino, Konstantìn Makarič!”, scriveva. “E ti scrivo una lettera. Vi faccio i miei auguri per il Natale e ti auguro ogni cosa da parte del Signore Iddio.
VAN’KA
25 dicembre 1886
Anton Pavlovič Čechov
Le 12 parole intruse erano: saltare - plenilunio - ballare - infuso - natalizia - sigla - vorticosamente - casa - impalcatura - singhiozzo - scalino - solstizio
Le 12 parole intruse erano: saltare - plenilunio - ballare - infuso - natalizia - sigla - vorticosamente - casa - impalcatura - singhiozzo - scalino - solstizio
Io ringrazio tutti per il viaggio fatto insieme in questo Avvento, vi auguro un Natale al di sopra delle vostre aspettative migliori, vi lascio a Folletto del Vento che domani nel suo blog Viaggio nel Vento concluderà il calendario e faccio tantissimi auguri a Elio per il suo compleanno.